sabato 4 luglio 2020

RINNOVARE LA MEMORIA. Vivere a Tavolicci dopo la strage del 1944

Domenica 19 luglio 2020 alle ore 15.30 i Biografi volontari dell'APS parolefatteamano saranno a Tavolicci per parlare di memoria collettiva e di autobiografia. Un progetto nato insieme all'Istituto Storico della Resistenza di Forlì e all'Associazione Amici della casa di Tavolicci. I Biografi della nostra associazione hanno dedicato due anni all'ascolto, alla raccolta e alla scrittura delle storie di vita di chi a Tavolicci è rimasto, è nato, è vissuto dopo gli eventi del 22 luglio del 1944. Una memoria che resta, che pesa e accompagna. Una memoria capace, però, di divenire possibilità. A Tavolicci, attualmente, vi sono poche case che potrei definire semi, perché le persone che vi abitano e che l'hanno scelto come proprio luogo di vita, stanno piantando il futuro. Non è facile vivere a Tavolicci: è un posto di montagna, è lontano dalle comodità e dai servizi. È lontano, però, anche dalla confusione, dalla fretta e dallo smog della pianura. La forte volontà di chi è rimasto e l'amore per questo luogo in cui lo sguardo si può muovere libero verso un orizzonte che trascende le cime, sta facendo germinare i "semi" di cui dicevo prima: attività produttive che promuovono il territorio e nuove nascite; a Tavolicci infatti ci sono due bimbi. Non si dimentica la strage e ciò che ha significato per chi è rimasto e per chi è nato dopo quell'evento. Ciò che è stato lascia sempre un segno in chi viene dopo. Una sorta di cicatrice consegnata in eredità attraverso l'educazione, il ricordo di un dolore: per non dimenticare quello che c'era prima di quel dolore e per fare divenire quella cicatrice forza propulsiva per il futuro e le generazioni che verranno. Domenica racconteremo della nostra ricerca parlando di infanzia, di affetti, di sogni, di aspettative, di attese...attraverso le parole di Primo Botti, Elisa Gabrielli, Silvano Longhi, Angelo Perini, Alderina Olivieri, Jenny Perini e Matteo Caminati.
Astrid Valeck


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