lunedì 13 novembre 2023

ANDATA E RITORNO: Meldola-Gatteo

 di Loretta Buda

12 Novembre 2023

Nella quieta domestica di questa domenica novembrina, riprendo in mano il libro di Astrid Valeck. Una pubblicazione che, di luogo in luogo, si è inserita anche nella gradevole e accogliente cornice della biblioteca Ceccarelli di Gatteo.
Mercoledì sera entrando nella saletta vedo, tra i partecipanti abituali, una figura a me nota, ma sconosciuta agli altri; la signora è seduta in disparte segue con attenzione le parole di Astrid, ascolta la lettura della sua testimonianza senza battere ciglio e con espressione risoluta. Eva Marie Søndenaa è la protagonista della storia con la quale Astrid esordisce nella serata; un racconto che apre la serie di storie di vita che l’autrice presenta: narrazioni che hanno trovato compiutezza e senso nel libro: “Memorie di vita e di migrazione femminile”.
Ho sempre pensato, (non sono l’unica a farlo, al riguardo esiste una copiosa letteratura) che le storie creano legami, addomesticano rendendo il biografo e il testimone persone uniche.
Mi concedo una digressione con Saint-Exupèry ... unica... era anche la rosa del “piccolo principe” . Solo dopo aver incontrato la volpe il piccolo principe comprende perché la rosa per lui sia unica: «... lei che ho ascoltato lamentarsi, vantarsi, o persino ogni tanto stare zitta. Il piccolo principe le offre il tempo dell’ “ascolto e della cura”.
Anche fra il biografo e il testimone c’è il dono di un tempo dedicato alla parola e all’ascolto.
Sono parole di “carne e di sangue” perché attraverso la risolutezza delle persone di esporsi, di ricordare una sofferenza patita, di descrivere una gioia esultata o semplicemente di rammentare scampoli di una quotidianità, le parole attribuiscono valore alla storia e alla vita di chi ricorda.
Ogni vita merita un romanzo, scrive Erving Polster, infatti ogni esistenza, nel dispiegarsi dei ricordi, ritrova giustificazione al suo bisogno di stare “al mondo” con semplicità e unicità.
Stralcio una frase nella testimonianza di Eva che conferma quanto ho tentato di spiegare in queste poche righe.
Dicono che ho un carattere difficile. Che è complicato parlare con me.
È che mi piace pensare con la mia testa. Non voglio imposizioni sterili.
Ho una mia originalità e tante passioni. Sono sempre impegnata.
La maggior parte della mia vita l’ho passata qui a Meldola. Nel tempo sono riuscita a conciliare gli opposti e a sentirmi a casa. Qui ho i miei figli e le loro famiglie, il mio cane e i miei gatti, i miei fiori, i miei uccelli, i miei amici che vengono da lontano e da vicino, i miei francobolli.
La mia vita è mia. È piena e mi piace viverla.”

L’espressione: “ho una mia originalità”, conferma, a chiare lettere, quello che ogni testimone percepisce quando riascolta o rilegge la propria storia; ognuno poi troverà la forma espressiva che gli sarà più congeniale.
C’è anche chi, come Maria ad Fiòur, una testimone, de “Il paese ritrovato”, che semplicemente disse: “Sono stata bene, mi è piaciuto ricordare.”
In un tempo in cui i legami forti sono inattuali sapere che Eva, la romagnola imperfetta, “scende” da Meldola e approda a Gatteo per rimanere vicina a Ermes e Astrid mi “fa dire” che solo il tempo donato riesce a creare amicizia e comunità.





lunedì 6 novembre 2023

Gatteo, memorie di una comunità

 Vent’anni fa, settembre 2003, Ermes e Astrid erano ospiti a Gatteo e spettatori agli eventi di restituzione de “Il paese ritrovato”; domenica scorsa, vent’anni dopo, erano presenti come formatori di un nuovo progetto.

Il tempo passa, il mondo gira” declamava Sergio Diotti, io sono felice di verificare che nonostante il tempo trascorra irrimediabilmente e il mondo giri instancabilmente, noi siamo ancora insieme in una collaborazione vivificante e appassionante.

GATTEO, MEMORIE DI UNA COMUNITÀ- è un progetto che nasce dalla volontà di continuare e approfondire l’esperienza de “ IL PAESE RITROVATO”; un evento culturale che, dal 2003 al 2006 ha conseguito significativi risultati coinvolgendo le scuole e l’intero territorio di Gatteo in una ricerca sulla storia del paese a partire dalle memorie individuali di testimoni diretti. Anche in questa edizione l’obiettivo prioritario della progettazione è quello di riqualificare e valorizzare il territorio, l’ambiente, la storia, la tradizione locale come una possibilità di rafforzare una consapevolezza identitaria; identità da condividere con le altre e tra le altre presenti nella realtà sociale. Se l’esperienza precedente è confluita in una narrazione corale in questa edizione il progetto prevede di arricchire la ricerca con la raccolta di fotografie e filmati di famiglia; le fonti visive, accanto alle narrazioni, accresceranno visibilità e vitalità alle identità narrative territoriali e contribuiranno a rafforzare un’idea di appartenenza personalizzata e comunitaria.

Il progetto, promosso dall’assessorato alla cultura di Gatteo, è curato dall’Associazione Sguardi in camera e si avvale, appunto del supporto e della consulenza scientifica, dell’associazione “PAROLEFATTEAMANO". Insieme cercheremo di rispondere alla domanda: “nell’epoca dei “non-luoghi tornerà il paese a “farsi luogo”? Riuscirci sarà la nostra sfida.

Loretta Buda









giovedì 2 novembre 2023

Gatteo incontra Astrid Valeck e la nostra ricerca "Memorie di vita e di migrazione al femminile"

Di luogo in luogo, di cornice in cornice, il libro: “MEMORIE DI VITA E DI MIGRAZIONE FEMMINILE” prosegue la sua itineranza. La prossima presentazione si svolgerà a Gatteo, presso la biblioteca comunale "G. Ceccarelli" mercoledì 8\11\2023  alle ore 21.00

Il volume è frutto delle ricerche biografiche condotte da Astrid Valeck per l'APS parolefattemano. L'associazione, già molto conosciuta localmente, è punto di riferimento per la promozione della cultura autobiografica e delle biografie territoriali.

"Memorie di vita e di migrazione al femminile" è un libro dedicato alle donne, alla città di Meldola e alla migrazione al femminile. Una delle cifre di questo testo è nella pluralità che narra, capace di fare dismettere etichette e stereotipi spesso attribuiti alle donne migranti, effetto ottenuto anche mediante la scelta originale di tenere insieme storie di emigrazione e di immigrazione da e verso l’Italia. Le storie che compongono il libro mostrano infatti delle donne che, pur dovendo affrontare difficoltà e fragilità prima e dopo la migrazione, non vestono mai i panni della vittima. Al contrario mostrano una forte resistenza e una notevole capacita di reinventarsi. Il libro narra di vicende comuni composte di coraggio, viaggi, incontri, scoperte che offrono sorprendenti visuali sulla grande Storia. Un’operazione di reciprocità pedagogica che dona un valore aggiunto all’idea di femminilità.