da sx: Loris Venturi, Glauco Mercuriali, Ermen Bertaccini, Astrid Valeck, don Mauro Petrini, Ermes Fuzzi, Maris Senzani Pezzi |
Ci
sono sempre grandi emozioni in movimento quando una comunità di
narratori incontra una comunità di ascoltatori. È difficile
raccontarle, bisognerebbe essere presenti per viverle in prima
persona.
Storie
di vita personali che appartengono all'Umanità perché tutti -
uomini e donne – abbiamo vissuto e, spesso, le nostre esperienze
sono le esperienze di qualcun altro. Ci si riconosce simili. Ci si
sente vicini.
La
copertina di quest'ultimo volume (ultimo in ordine temporale) è
emblematica. Le foto che la compongono mostrano i protagonisti in
contesti di gruppo: la famiglia, i concittadini, gli amici, gli
alunni a significare che ognuno di noi è sempre in relazione. Ogni
volta che raccontiamo di noi, infatti, narriamo anche degli incontri
e di coloro che ci hanno formati.
Il
tema della ricerca è quello del lavoro e quelle narrate sono le
memorie di Ermenegilda Bertaccini, Glauco Mercuriali, don Mauro
Petrini e Piero Tassinari. Narrazioni che si muovono tra esperienze
esistenziali e formative che hanno portato ciascuno dei protagonisti
a scegliere la professione. Un elemento le accomuna: la passione,
tanto che il volume si apre con una citazione di Steve Jobs
L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai
ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti.
Come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non
appena ce l'avrai davanti. E, come le grandi storie d'amore,
diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a
cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii
folle.
Passione che si manifesta anche
nell'affiatato gruppo dei Biografi Volontari che, anno dopo anno,
contribuisce ad arricchire la Mnemoteca di Meldola. La mnemoteca come “le attività dell'APS parolefatteamano meriterebbero di legarsi
a quell'importante volano rappresentato dalla L.U.A. (libera
Università dell'Autobiografia) il cui fondatore e direttore
scientifico Duccio Demetrio è stato graditissimo ospite, proprio a
Meldola lo scorso aprile nel corso dell'evento intitolato “In punta di penna”.
Il collegamento consentirebbe di entrare a far parte di una rete di
studi e ricerche a livello nazionale che aumenterebbe ancor di più
il valore, già di per sé enorme, delle pubblicazioni fin qui
realizzate e renderebbe meritata maggiore visibilità alla nostra
Città.”1
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