lunedì 18 marzo 2019

CASA: andata e ritorno. Restituzione laboratorio RACCONTARSI 2018


Il tempo non è una linea ma una dimensione, come la dimensione dello spazio. Se si può piegare lo spazio, si può piegare anche il tempo, e se grazie alle necessarie conoscenze ci si potesse muovere più velocemente della luce, si potrebbe viaggiare a ritroso nel tempo ed esistere contemporaneamente in due luoghi...
...iniziai a immaginare il tempo come qualcosa con una forma, qualcosa di visibile, una serie di trasparenze liquide una sull'altra. Il tempo non è qualcosa che si possa osservare guardando all'indietro, ma guardandoci dentro come se fosse acqua.A volte affiora in superficie questo, oppure quello, oppure niente. Niente scompare.”

[M. Atwood, Occhio di gatto]

Quest'anno il laboratorio di scrittura autobiografica è stato dedicato alla CASA.
Esplorandone gli spazi interni come quelli esterni, rievocandone i colori e i profumi, gli affetti e gli incontri, viaggiando tra passato e presente, la casa o le tante case abitate nel corso della vita, ci accompagnano. Prima di essere uno spazio fisico, infatti, la CASA è un luogo che ci portiamo dentro, che ci appartiene e ci manifesta, un interno che rendiamo visibile solo a chi decidiamo di far entrare. La nostra casa racconta chi siamo: i libri sugli scaffali, il tessuto del divano, l'odore della cucina, i prodotti del bagno. Le case parlano delle persona che vivono al suo interno e sono profondamente intrise della vita dei loro abitanti.
Il 14 marzo si è ripetuto un appuntamento che è ormai tradizione al termine di ogni laboratorio: la restituzione pubblica. 

“Ogni foto è  ricordo futuro”  (I.  Calvino )

Nella  piena consapevolezza che  “ogni foto sia  ricordo futuro”  condividiamo, con piacere, le immagini della serata.

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