“Il
tempo non è una linea ma una dimensione, come la dimensione dello
spazio. Se si può piegare lo spazio, si può piegare anche il tempo,
e se grazie alle necessarie conoscenze ci si potesse muovere più
velocemente della luce, si potrebbe viaggiare a ritroso nel tempo ed
esistere contemporaneamente in due luoghi...
...iniziai
a immaginare il tempo come qualcosa con una forma, qualcosa di
visibile, una serie di trasparenze liquide una sull'altra. Il
tempo non è qualcosa che si possa osservare guardando all'indietro,
ma guardandoci dentro come se fosse acqua.A
volte affiora in superficie questo, oppure quello, oppure niente.
Niente scompare.”
[M.
Atwood, Occhio di gatto]
Esplorandone
gli spazi interni come quelli esterni, rievocandone i colori e i
profumi, gli affetti e gli incontri, viaggiando tra passato e
presente, la casa o le tante case abitate nel corso della vita, ci
accompagnano. Prima di essere uno spazio fisico, infatti, la CASA è
un luogo che ci portiamo dentro, che ci appartiene e ci manifesta, un
interno che rendiamo visibile solo a chi decidiamo di far entrare. La
nostra casa racconta chi siamo: i libri sugli scaffali, il tessuto
del divano, l'odore della cucina, i prodotti del bagno. Le case
parlano delle persona che vivono al suo interno e sono profondamente
intrise della vita dei loro abitanti.
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