AUTUNNI
di Loretta
Buda
Sono
sulla collinetta di Montalbano, una collina dai lineamenti insoluti e
scorticati; di fronte ho una pianura slabbrata e infastidita dalle
costruzioni, in fondo il mare che si delinea in un segno lontano e
impercettibile.
Sono
partita dai campi di frumento, ho mosso i miei passi su un’aia, ho
sgambettato lungo una cavedagna insieme ai miei cugini.

Il portico , mediazione fra il dentro e il fuori, mi attraeva e
ancora mi tenta. Sono partita di lì ma è come non mi fossi mai
mossa. Seduta in cima a questa collina, vicina alla pianura e poco
distante dal mare vedo i sentieri calpestati;scorgo i crocicchi e i
pilastrini devozionali, ad ogni cappellina una sosta, qualche
preghiera, mille esitazioni. Declino lo sguardo e vedo la mia vita
nelle sue tappe e nelle sue soste. Dipano i pensieri, li lascio
fluire e loro si svagano lungo il declivio.
Dalla chiesa prospiciente un’offerta di campane mi scuote, lo
scampanio mi riporta in-via e mi
sostiene in attesa di giungere” al luogo che
è meta e vita realizzata”. Mi pensavo giovane, invece scopro di
essere invecchiata , ma, ancora sedotta dalla Primavera, mi concedo
all'Autunno con i suoi paesaggi velati, le nebbie tese sui giorni
passati e un velo bianco sul rosso che palpita e non si arrende.
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