giovedì 4 agosto 2016

IL GIARDINO DELLE PAROLE Adriana

Dal diario di Adriana
23 luglio 2016


La beatitudine è qualcosa di davvero sottile. La voce del divino è solo un sussurro.
Soltanto quando mi libero dai rumori assordanti che mi riempiono la vita quotidiana, riesco finalmente a sentire…solo per un attimo…
Peccato che la capacità di sentire oggi sia un po’ per tutti così danneggiata da questi continui stimoli a comprare, ad avere, ad accaparrarsi qualcosa, a fare esperienze estreme, a mostrare di più, di più: automobili, videogiochi, musica a tutto volume, tv, tablet, smartphone, profumi inebrianti, sapori esotici, internet...e non si può più farne a meno.
E’ come un uomo che beve un bicchiere di vino e il giorno dopo neppure due gli basteranno, e man mano si abitua e non gli fanno più effetto neanche tre e annega in sostanze sempre più intossicanti, sempre più narcotizzato.
La capacità di gustare è diminuita, i sensi sono compromessi.

Ho i sensi narcotizzati. Sono diventata insensibile.
Ma è proprio a quel punto che nasce in me il desiderio di tornare all’ origine, di ripulirli, questi sensi. E’ un anelito verso ciò che puro, ciò che è vero.
Un respiro, un sussurro.


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