Dal
diario di Adriana
23
luglio 2016
La
beatitudine è qualcosa di davvero sottile. La voce del divino è
solo un sussurro.
Soltanto
quando mi libero dai rumori assordanti che mi riempiono la vita
quotidiana, riesco finalmente a sentire…solo per un attimo…
Peccato
che la capacità di sentire oggi sia un po’ per tutti così
danneggiata da questi continui stimoli a comprare, ad avere, ad
accaparrarsi qualcosa, a fare esperienze estreme, a mostrare di più,
di più: automobili, videogiochi, musica a tutto volume, tv, tablet,
smartphone, profumi inebrianti, sapori esotici, internet...e non si
può più farne a meno.
E’
come un uomo che beve un bicchiere di vino e il giorno dopo neppure
due gli basteranno, e man mano si abitua e non gli fanno più effetto
neanche tre e annega in sostanze sempre più intossicanti, sempre più
narcotizzato.
La
capacità di gustare è diminuita, i sensi sono compromessi.
Ho
i sensi narcotizzati. Sono diventata insensibile.
Ma
è proprio a quel punto che nasce in me il desiderio di tornare all’
origine, di ripulirli, questi sensi. E’ un anelito verso ciò che
puro, ciò che è vero.
Un
respiro, un sussurro.
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