martedì 14 giugno 2016

PRIMAVERA

 Attendendo una "vera" "Primavera"  ringraziamo Gigliola.

Premavera












Dop un inverân long par set castig
abiuchȇ cm’e’ lusertal int e’ sòl
senza la forza ad môvar una paja.
Sculte’e’ fes-c di miral in amor
chi svulata tra jamendal in fior
Imbariaghès cun e’ prufom dal viol
ruzlê tra al malgarit de pre
Smaris int la bofa de biâncspe’
che e’ vent l’ha sparnaze.’
Sintis adôs la voja nova
ad campê incôra un’êtra premavera.


Primavera
Dopo un inverno lungo
per sette castighi
appisolati al sole,senza la forza
di muovere una paglia
Ascoltare i merli in amore
che fischiano tra i mandorli in fiore.
Ubriacarsi col profumo delle viole
rotolare tra le margherite del prato
Smarrirsi nella tormenta del biancospino
che il vento ha scompigliato.
Sentirsi addosso la voglia nuova
di vivere ancora un’altra primavera.










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