Un
anno incancellabile ha termine e un altro sta per iniziare. E’ questo il periodo in cui si formulano, a
gloriosa distanza, auguri per se stessi, per la propria famiglia, per gli
amici, per tutti. Fino allo scorso anno era consuetudine incontrarsi,
scambiarsi baci e inviti, sperando che il nuovo anno portasse, a ciascuno e a
tutti, salute e benessere; quest’anno festeggeremo a distanza e con il
coprifuoco. Le celebrazioni, laiche e religiose, si sono adeguate ai tempi: la
messa della vigilia è stata anticipata, i pranzi continuano ad essere
“a base di soli congiunti “ e per la tombola ci si incontrerà su Zoom o Meet e non più seduti a tavola
dopo la tradizionale cena con i parenti
e amici. Come sarà il 2021 non ci è dato
di sapere, non possiamo confidare neppure nella lettura dell’oroscopo, il Covid
ha svilito anche la fiducia nell’astrologia; una diffidenza che ritengo
legittima, in quanto è molto strano che di questo annus horribilis , nessun
astro , seppur immerso in un silenzio siderale,
non abbia sussurrato un piccolo avvertimento! Quindi , in questa notte algida, senza il
clamore della festa, con le luminarie silenziose e ammiccanti da filo a filo, l’augurio che ci possiamo reciprocamente fare
è che il 2000ventuno sia un anno nuovo e buono... e... che buono lo sia davvero
perché ne abbiamo tanto bisogno .
l.b
Come ogni anno non può mancare l' augurio in poesia,
“Indovinami, Indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?”.
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un Carnevale e un Ferragosto
e il giorno dopo del lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno!”.
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