Solo
dopo poche settimane ci troviamo a ricordare l’altra tragedia che ha
attraversato il ‘900.
Un
altro capitolo buio della nostra storia che meriterebbe una memoria comune e
non solo condivisa.
Scrive, Mattia Feltri su LA STAMPA: <<non si possono separare i
buoni dai cattivi solo per il colore di una camicia o il tracciato di un confine>>. Il dolore non ha colore, come non lo ha l’
efferatezza che abita l' UOMO e che per Mariangela Gualtieri ha un
nome: Caino , il primo fratricida della
storia dell’umanità.
Guardami
Io
con dita di ingegno e di brace
ho appeso al sangue le popolazioni
in navate di gelo
ho spinto rotto e sepolto
gli inermi della terra
ho vinto tante di quelle volte
facilmente ho battuto
ho stretto ho colpito forte
ho atterrito ho acceso
con ira improvvisa
tinto d’un fosco
la primavera di tutti
nel precipizio di un furore senz’argine
impossibile da barricare(...)
Mariangela Gualtieri CAINO, Edizioni Einaudi, collana Teatri 2011
l.b.
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