domenica 10 febbraio 2019

GIORNO DEL RICORDO 10 Febbraio




Come vorrei essere un albero che sa dove nasce e dove morirà” 1] 






[1] Sergio Endrigo




Due  dei più terribili avvenimenti del Novecento si ricordano tra fine gennaio e inizio febbraio. Sono trascorsi quattordici giorni dalla commemorazione delle vittime dell’Olocausto e oggi, 10 Febbraio (Giorno del Ricordo istituito dal Parlamento italiano nel 2004)  ricordiamo le vittime delle foibe  e dell’esodo  istriano e giuliano-dalmata.
 (...) Ma già da noi, pochi chilometri all'interno, dalle parti di Umago, c'era un microcosmo misto che conviveva pacificamente. C'erano la scuola italiana e la scuola croata, la messa in italiano e la messa in croato e così via. Qualche piccolo screzio ci poteva anche essere, per carità. Ma le due comunità erano bene integrate». Poi, qualcosa si spezzò(...)[1]
Ancora una volta la riflessione sulla drammaticità di questi eventi chiede di confrontarci con il mistero del male che vive in ogni UOMO e che per Mariangela Gualtieri ha un nome :Caino. [2] : il primo fratricida della storia dell’umanità. Ricordando le  popolazioni che subirono  i metodi disumanizzanti  dei grandi totalitarismi, diversi nell'ideologia, ma così simili nei metodi di oppressione, controllo e soppressione prende campo anche l’immagine del conflitto scoppiato nei Balcani nel 1992; scontro che degenerò  ben presto in guerra civile e che causò, anche in questo caso, l’ esodo di intere famiglie.
Ogni commemorazione ha lo scopo di tenere viva la fiamma del ricordo, e perché ciò avvenga non bisogna arrendersi a una sofferenza rancorosa , ma valorizzare la memoria delle vittime progettando un futuro di pace.  Per uscire da una conclusione che può apparire generica  e scontata  mi affido ai versi  di Chandra Livia Candiani riconoscendo nel linguaggio poetico  la forma comunicativa   più rispettosa e  immediata  .


Il dolore degli altri
non mi sta in mano
e nemmeno in gola
più che altro sta nel petto
nella sua memoria
luogo schivo
che fa stazione
che scartavetra le fughe.[1]

Loretta Buda 


[1] Livia Chandra Candiani


[1]Simone  Cristicchi, Magazzino 18 Mondadori
[3] Livia Chandra Candiani

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