Il 2 giugno
nel ricordo di Piero Calamandrei
“Io mi ricordo le prime elezioni dopo la
caduta del fascismo, il 2 giugno 1946, questo popolo che da venticinque anni
non aveva goduto le libertà civili e politiche, la prima volta che andò a votare
dopo un periodo di orrori - il caos, la guerra civile, le lotte le guerre, gli
incendi. Ricordo - io ero a Firenze, lo stesso è capitato qui - queste file di
gente disciplinata davanti alle sezioni, disciplinata e lieta perché avevano la
sensazione di aver ritrovato la propria dignità, questo dare il voto, questo
portare la propria opinione per contribuire a creare questa opinione della
comunità, questo essere padroni di noi, del proprio Paese, del nostro Paese,
della nostra Patria, della nostra terra, disporre noi delle nostre sorti, delle
sorti del nostro Paese. Quindi, voi giovani alla Costituzione dovete dare il
vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come cosa vostra,
metterci dentro il senso civico, la coscienza civica, rendersi conto - questa è
una delle gioie della vita - rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è
solo, che siamo in più, che siamo parte di un tutto, nei limiti dell'Italia e
nel mondo. (…)”
ttps://www.anpigiambone-torino.it/blog/la-lezione-di-piero-calamandrei-su-repubblica-e-costituzione-i-frutti-della-lotta-di-liberazione
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