lunedì 23 novembre 2020

25 Novembre 2020

 



"Lei apparteneva a quel dolore come si appartiene

 al temporale o al vento."[1]



[1] (Novita Amadei)

 



Già, potrebbe librarsi,

 se volesse,

 più in alto della somma

 anima bella.

Ecco, invece, dismette la veste

 di troppo sazia tonda levità.

 Rallenta il passo,

 raccoglie la catena.

 In marcia, in colonna,

 forzata tra i forzati,

sceglie di proseguire.

Anna Maria Curci

 

 


25 novembre: storia della

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

Il giorno non è stato scelto a caso tra i 365 che compongono l’anno. Se è vero che la storia è un affastellamento di momenti cruciali, alcuni lo sono più di altri. Era il 25 novembre del 1960 quando i corpi delle tre sorelle Mirabal – Patria, Minerva e Maria – furono ritrovati in fondo a un precipizio. Addosso i segni evidenti della tortura-  Erano state catturate in un’imboscata dagli agenti dei servizi segreti del dittatore Rafael Leònidas Trujillo, che per più di trent’anni ha governato la Repubblica Dominicana. Le donne, brutalmente uccise mentre stavano andando a trovare i loro mariti in carcere, erano coinvolte in prima persona nella resistenza contro il regime. Il loro nome in codice era Las Mariposas. L’omicidio de “Le farfalle” ha scatenato una dura reazione popolare che ha portato nel 1961 all’uccisione di Trujillo e quindi alla fine della dittatura. La data è stata commemorata per la prima volta durante il primo Incontro Internazionale Femminista, che si è svolto a Bogotà, in Colombia, nel 1980. Da lì, il 25 novembre ha iniziato ad assumere un valore sempre più simbolico.(…)

https://www.osservatoriodiritti.it/2018/11/23/violenza-sulle-donne-giornata-contro/

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