Le combattenti del focolare
Non scelgo dove mettere un’emozione
scelgo a chi donarla.
Alda Merini
E’ un luogo comune
pensare che la guerra sia una questione di uomini ma nella realtà dei fatti
quello maschile non fu l’unico esercito impegnato in prima linea, un altro
schieramento, l’esercito delle donne,
combatté una guerra diversa, sicuramente
meno cruenta in quel grande campo di battaglia che fu il fronte interno. Ogni
guerra dovrebbe essere letta come una piccola, grande storia di donne: “le combattenti del focolare" che
a casa tenevano la famiglia unita e che sapevano rimboccarsi le maniche ed
assumere ruoli fino ad allora destinati ai maschi.
Come apertura alla
serata abbiamo scelto i versi di Fabrizio De André recitati su un sottofondo
musicale.
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole(...) [1]
Il testo della canzone è
diventato il compendio di una serata che abbiamo voluto dedicare alle tante
Ninetta spesso orfane nella prima guerra mondiale e vedove nella seconda; un
doveroso omaggio alle nostre zie, nonne, mamme e a tutte le donne che hanno fatto
la loro parte senza sottrarsi alla fatica e al pericolo. Letture dedicate alle
donne di ogni regione che, convinte di non aver nulla da dire, si sono
raccontate nell’inconsapevolezza della portata storica dei loro racconti. Donne
che hanno preso confidenza con il dolore fino a trasformarlo in forza:“una
lezione antica, una sapienza muta e segreta” che fece dire a molte di loro: “de guai un s’mor “.
Non è questo lo spazio
per raccontare l’evolversi della serata, ma mi preme sottolineare l’impatto
emotivo creato dalla lettura delle testimonianze sugli spettatori. Le donne,
presentate ognuna con la “parlata” della propria regione, si sono raccontate
attraverso le voci di quattro attrici[2]
;voci che hanno strappato la cortina di irriverente oblio calato su una “storia
nascosta” da anni di smemoratezza e incuria.
Allego in chiusura la
bibliografia di riferimento per chi volesse ripercorrere il nostro itinerario
della memoria nella consapevolezza che conoscere e capire il passato è una delle possibilità che abbiamo per mostrare maggiore
comprensione e compassione con chi vive, anche oggi, queste terribili
esperienze, per accettare come opportunità il confronto e la condivisione con
nuove popolazioni che per motivi e ragioni diverse entrano a contatto la nostra
vita.
Boneschi,Marta
Di testa loro, Mondadori
Cristicchi
Simone MAGAZZINO 18 , Storie di italiani esuli d’ Istria,
Mondadori
Elena
Doni , Manuela Fugenzi , Il secolo delle
donne L’ITALIA
DEL NOVECENTO AL FEMMINILE, Edizioni Laterza
aa.vv. Le donne nella grande guerra , Ed . Il
Mulino
aa.vv. Verificato per censura, Ed Il Ponte Vecchio, Cesena, 2014
Pariani
Laura , Le guerre di Piero ,
Interlinea 2015
Mafai Miriam, Pane nero, Mondadori
a cura di Ada Ascari ,Lola per noi, tipografia LEGA DI SESTO FIORENTINO
Revelli Nuto, L’anello forte- storie di vita contadina,
Einaudi
Pasquali Patrizia , Le tagliarono i capelli, L'Autore Libri Firenze
aa.vv, Il
Paese Ritrovato- Gatteo si racconta, Ed Il Ponte Vecchio, Cesena
De Gregorio Concita, Malamore.
Esercizi di resistenza al dolore, Mondadori
Colli Cecilia, Cara
madrina, Sellerio
De Luna Giovanni, La resistenza perfetta, Feltrinelli
Istit. Stor. Resistenza , 1943-1944 vita quotidiana .... par cla strè,
Centro Stampa Provincia
Maria Buonavista E’
Tribuleri Un secolo di memorie Il
Vicolo Editore , Cesena 2006
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