sabato 13 febbraio 2016

LA RETE MAGICA


 “Un uomo che viveva presso uno stagno, una notte fu svegliato da un gran rumore.
Uscì allora nel buio e si diresse verso lo stagno ma, nell'oscurità, correndo in su e in giù, a destra e a manca, guidato solo dal rumore, cadde e inciampò più volte.
Finché trovò una falla sull'argine da cui uscivano acqua e pesci, di mise subito al lavoro per tapparla e, solo quando ebbe finito se ne tornò a letto.
La mattina dopo, affacciandosi alla finestra, vide con sorpresa che le orme dei suoi passi avevano disegnato sul terreno la figura di una cicogna: - Quando il disegno della mia vita sarà completo, vedrò, o altri vedranno, una cicogna? - si chiede a questo punto Karen Blixen.
Noi potremmo aggiungere: il percorso di ogni vita si lascia alla fine guardare come un disegno che ha senso?”[1]


Ci ritroveremo il 18 Febbraio per rileggere la "mappa disegnata" durante il laboratorio e  per riascoltare le  voci, le parole e le storie che hanno animato l’esperienza di scrittura autobiografica.
 



[1]  Adriana Cavarero Tu che mi guardi, tu che mi racconti.
-Filosofia della narrazione, Feltrinelli ,2001
 

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