martedì 26 ottobre 2021

IN DOVEROSA MEMORIA

 


 

 

In  doverosa 

MEMORIA

 

                                                                             di    PAOLA BORGHESI 



In occasione del 77° anniversario della liberazione di Meldola l’ANPI ha deciso di portare dei fiori in tutti i cippi del   comune di Meldola , in cui si ricordano i caduti per mano dei nazi- fascisti :

·        Cimitero degli alleati 145 caduti

·        Lapide alla Fornace San Lazzaro 18 caduti

·        Monumento ai caduti della Resistenza

·        Casa del Popolo 1 caduto

·        Ponte dei Veneziani 1 caduto sul posto e 8 Meldolesi caduti fuori dal comune e ricordati in una lapide

·        Podere Masottini 2 caduti

·        Cippo Dozza 2 caduti

·        Cippo Rico’ 1 caduto

·        Cippo cimitero del Gualdo 3 caduti

·        CENNI STORICI SULL’ANTIFASCISMO E LA RESISTENZA NEL COMUNE DI MELDOLA.

 

La popolazione del comune Meldola ha dato un notevole contributo alla resistenza:

·        PARTIGIANI 240 (26 donne 214 uomini)

·        PATRIOTI 109 (11 donne 98 uomini)

 

Riconosciuti dalla Commissione Regionale Riconoscimento Qualifica Partigiani e Patrioti.

 

 

 

CADUTI 10

DEPORTATI IN GERMANIA PER MOTIVI POLITICI 5

GIULIA GARDINI

ERSILIA LEONI

NOE' SANTINATO

ANTONIO STRADA

ANTONIO ZECCHINI

CADUTI sui vari fronti di guerra (esercito regolare) 95

MUTILATI E INVALIDI DI GUERRA 94

PARTIGIANI E CIVILI UCCISI DAI NAZIFASCISTI IN MELDOLA 25

 

Numerosi furono anche i cittadini meldolesi imprigionati durante il periodo fascista e della Repubblica di Salò .

Numerosi furono anche i cittadini del comune di Meldola condannati dal tribunale speciale fascista al confino di polizia ed alla sorveglianza speciale fra il 1926 e il 25 luglio 1943. 

Inoltre il 5 luglio 1924 Pietro Venturi fu ucciso dai fascisti.

Meldola fu liberata il 25 ottobre del 1944, secondo un documento nell’Archivio Storico .

Altri parlano di date diverse, una per l’arrivo dei Partigiani forse il 21 ottobre


e una per gli alleati a fine ottobre.

I Meldolesi accolsero con gioia l’arrivo dei partigiani e degli alleati, che portarono la libertà dopo anni di lutti e sofferenze.

Fra i liberatori ci furono anche numerosi partigiani meldolesi: Battista Bertoni, Giancarlo Prati, Antonio Lazzarini e tanti altri ( chi conosce altri per favore me li segnali) coi quali ho avuto occasione di parlare ( Jader Miserocchi di Ravenna, Deroide Zattini di Civitella e Piero Betti di Forlì che ha scritto un interessante diario sugli avvenimenti di quei giorni).

Tanti ricordano con emozione la calorosa accoglienza della popolazione meldolese e il ballo in piazza al ritmo della musica importata dall’America.

Purtroppo la grande gioia di quel momento è offuscata dal dolore per la morte di tanti giovani, che sacrificarono la vita per portare a noi tutti la libertà e la democrazia (due morirono nei giorni della liberazione in una sparatoria con i tedeschi in fuga).

Dobbiamo ricordare per sempre il loro sacrificio e operare per mantenere la pace e la democrazia, difendendo la nostra Costituzione, nata dagli accordi fra tutti i partiti antifascisti .

 

Il ponte fu minato dai tedeschi in fuga allo scopo di rallentare l'avanzata degli alleati, che riuscirono a entrare in Meldola guadando il Bidente all'altezza dell' Istituto San Giuseppe.


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