Cosa
comporta spostarsi nella geografia mondiale? Qual è il valore del
viaggio?
Sicuramente
permette un ampliamento dei propri punti di vista includendovi anche
ciò che non si conosce, ciò che è nuovo ma non per questo meno
valido, il decentramento da sé, un rendersi conto che le
sfaccettature della verità sono tante quanti sono i narratori, un
considerare che nel mondo le cose possono funzionare in modo diverso,
ovvero che è possibile fare in modo differente. È come passare
dal monocolo al caleidoscopio.
Ciò
serve sia a chi arriva, sia a chi accoglie.
Hanno
deciso di lasciare le loro memorie alla comunità e alla mnemoteca di
Meldola sette donne: Elsa Calboli, Mihaela
Chiriac, Maricica Avram, Emelda Iheoma Okeh, Valentina Stagnani, Eva
Marie Søndenaa Bazzocchi, Corinna Casi. I temi emersi i nel corso dei colloqui sono stati molteplici: l’identità,
il silenzio e la memoria, la caducità della vita, l’ascolto
attivo, la religiosità, la riflessione filosofica/meditativa, la
forza del singolo e l’imprenditorialità, la ricerca di sé,
l’etica, la figura del méntore, la costruzione attiva del proprio
destino. Ci vuole molto coraggio per mettersi in gioco e rendere
pubblica la propria storia di vita, i propri valori, le proprie
scelte. Anche le forme della restituzione sono diversificate.
Nel
rispetto delle regole autobiografiche ciò che è stata curata è la
forma narrativa: cronologica, tematica, romanzata o filosofica.
I
fascicoli con le singole monografie sono raccolti all’interno di
una scatola artistica decorata come un libro. Apertone il coperchio
si può accedere alle voci contenute.
Ogni
monografia è opera completa ed organica e, nel contempo, è parte di
un “disegno” più grande.
A lato sono visibili le copertine delle monografie contenute nel cofanetto.
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